RADIAZIONE OTTICA ARTIFICIALE (ROA):
La radiazione ottica comprende le componenti dello spettro elettromagnetico di lunghezza d'onda minore dei campi elettromagnetici e maggiore di quelle delle radiazioni ionizzanti.
L'intervallo delle lunghezze d'onda delle ROA è compreso tra 100nm e 1mm (con le bande spettrali degli infrarossi -IR-, del visibile -VIS- e dell'ultravioletto -UV-), mentre l'energia (E= hn) è compresa tra 10^-3 e 12eV.
Le sorgenti di radiazioni ottiche possono inoltre essere classificate in coerenti e non coerenti.
Le prime emettono radiazioni in fase fra di loro (i minimi e i massimi delle radiazioni coincidono), mentre le seconde emettono radiazioni sfasate.
I L.A.S.E.R. (Light Amplification by Stimulated Emission of Radiation) sono sorgenti ROA coerenti, mentre le altre sono non coerenti.
Le sorgenti ROA nelle attività lavorative sono molteplici:
In generale i rischi che la legislazione intende prevenire sono quelli per la salute e la sicurezza che possono derivare dall'espozione alle ROA o dal loro impiego durante il lavoro, con particolare riguardo ai rischi dovuti agli effetti sugli occhi e sulla cute:
Oltre ai rischi per la salute dovuti all'esposizione diretta alle ROA esistono rischi indiretti, quali:
sovraesposizione a luce visibile: disturbi temporanei visivi, quali abbagliamento, accecamento temporaneo:
rischi di incendio e di esplosione innescati dalle sorgenti stesse e/o dal fascio di radiazioni;
e ulterori rischi associati alle apparecchiature/lavorazioni che utilizzano ROA quali stress termico, contatti con superifici calde, rischi di natura elettrica.
E' disponibile un elenco di situazioni lavorative che devono essere certamente valutate: