Il recente Codice Appalti (Dlgs. 50/2016) rende obbligatorio il GPP, cioè impone alle Pubbliche amministrazioni di acquistare prodotti e servizi ecosostenibili (i cd. Appalti verdi, o Green public procurement – GPP).
Gli Appalti verdi devono avvenire secondo le prescrizioni contenute nei CAM (Criteri Ambientali Minimi), decreti del Ministero dell’Ambiente che definiscono procedure, modalità, caratteristiche ambientali di ogni categoria di acquisto della Pubblica amministrazione.
In questo contesto, il Codice Appalti attribuisce un ruolo centrale alle certificazioni ambientali, che, a determinate condizioni, possono facilitare l’accesso dei prodotti ecosostenibili agli “Appalti verdi”: un prodotto in possesso di una certificazione con un alto livello di credibilità (accreditata) si presume conforme alle richieste di un appalto verde, con un rilevante sgravio di impegni per l’Azienda partecipante e conseguente facilitazione per un eventuale risultato favorevole.
ReMade in Italy è la prima certificazione di prodotto accreditata in Italia e in Europa per la verifica del contenuto di materiale riciclato in un prodotto. La certificazione attesta la tracciabilità della produzione stessa all'interno della filiera produttiva, partendo dalla verifica dell'origine delle materie prime in ingresso, fino al prodotto finito certificato, diventando così uno strumento concretamente riconosciuto per i requisiti ambientali negli appalti pubblici e rappresentando un modello per la verifica della qualità e sostenibilità del riciclo.
La certificazione ReMade in Italy è riconosciuta da Accredia (è “accreditata”): significa che l’Associazione è estranea al rapporto tra l’Azienda che la richiede e l’Ente di certificazione che effettua la verifica, e che viene controllato, per gli aspetti operativi e di formazione, da Accredia, Ente unico di accreditamento. Queste caratteristiche conferiscono il massimo grado di attendibilità alle informazioni contenute nella certificazione; per questo, ReMade in Italy® serve validamente come mezzo di prova per la partecipazione agli “appalti verdi” (resi obbligatori dal recente Codice degli appalti, Dlgs 50/2016).
Il ruolo del Consulente, previsto solitamente negli schemi di certificazione, è quello di preparare le Aziende per l'iter di certificazione, facendo un check-up iniziale per verificare l'esistenza dei requisiti, informare sulle fasi dell'iter, supportare per la preparazione dei documenti e informare sui vantaggi e sulle modalità di comunicazione, uso del logo ecc.
In esito al processo di certificazione, all’Azienda richiedente viene rilasciata un’etichetta che riporta il dato conseguito sul contenuto di materiale riciclato, con assegnazione della relativa classe. L’etichetta comunica inoltre altri impatti ambientali conseguenti al processo di riciclo, in termini di risparmio di emissioni climalteranti in atmosfera ed efficienza energetica. L’etichetta può essere apposta direttamente sul prodotto finito, nella sua scheda commerciale e in ogni reportistica ambientale dell’Azienda, per una efficace e diretta comunicazione con il consumatore finale, sempre più attento e consapevole.