La Direttica 99/92/CEE recepita in Italia con il D. Lgs. 233/03 del 12 giugno 2003 ha reso obbligatorio per tutte le aziende la valutaizone del rischio di esposizione in atmosfere potenzialmente esplosive e la conseguente classificazione delle aree.  

Le disposizioni del D. Lgs. 233/03 sono state integrate al Titolo XI, Capo II del Testo Unico mantenendo di fatto la stessa struttura e contenuti, Tali valutazioni sono obbligatorie per tutte le aziende dove è probabile la formazione di atmosfere esplosive generate dalla presenza di polveri combustibili i liquidi/gas infiammabili.

 

L'art. 290 del Testo Unico "impone al datore di lavoro una valutazione che tenga conto almeno dei seguenti elementi
- probabilità e durata della presenza di atmosfere esplosive
- probabilità che le fonti di accensione, comprese le scariche elettrostatiche, siano presenti e divengano attive ed efficaci; 
- caratteristiche dell'impianto, sostanze utilizzate, processi e loro possibili interazioni; 
- entità degli effetti prevedibili”.
Dunque “se si vuole analizzare un’attività sotto l’aspetto del rischio esplosione, tale valutazione dovrà essere svolta considerando la probabilità di accadimento dell’evento esplosivo o la sua frequenza, e le conseguenze dell’incidente prevedibile”.
Praticamente si dovrà considerare il rischio come una funzione dello scenario ipotizzato, delle conseguenze dell’incidente prevedibile e della frequenza di accadimento (nel documento originale, che vi invitiamo a visionare, è presente un diagramma a blocchi che rappresenta una corretta analisi del rischio).

 

Il servizio proposto consiste nella valutazione del rischio secondo le seguenti fasi: 
- risk analysis: valutazione del rischio riguardante le attività industriali nella loro realtà;  
- risk assessment: approccio che rivisita i risultati dell’analisi valutandone l’accettabilità in funzione degli standard di rischio o dei criteri ammissibili, verificando inoltre la possibilità di riduzione del rischio; 
- risk management: verifica delle misure di riduzione del rischio adottate e studio delle possibilità per il loro continuo miglioramento durante la vita dell’attività.  

 

Passaggi della valutazione:

- definire scopi, valutazione, obiettivi, …
- descrivere il sistema (apparecchiature, chimica, termodinamica, procedure operative, …);
- individuare i pericoli (esperienza, check list, …);
- enumerare gli incidenti (lista degli incidenti enumerati);
- scegliere gli incidenti (lista incidenti scelti, conseguenze incidentali, …);
- stimare le conseguenze;
- modificare il sistema per ridurre le conseguenze;
- stimare le frequenze;
- modificare il sistema per ridurre le frequenze;
- combinare frequenze e conseguenze per stimare il rischio;
- modificare il sistema per ridurre il rischio”.